Le Cover Crop sono specie o miscugli seminati generalmente tra due colture principali senza scopo di reddito, ma con la funzione di mantenere coperto il terreno nei periodi scoperti degli avvicendamenti e di conservare/incrementare la fertilità dei suoli.
La crescente attenzione ai temi ambientali legati all’inquinamento da parte dell’Unione Europea e la considerazione dello stato dei terreni con perdita della sostanza organica
e con evidenti segni di stanchezza del suolo, evidenziano come la futura PAC (Politica Agricola Comune) dovrà favorire l’incremento di fertilità, ridurre l’uso di antiparassitari
e concimazioni minerali, aumentare le lavorazioni colturali minime del suolo.
Tutte azioni compiute dalle Cover Crop.
Gli aspetti sono vari ma principalmente, quando piove, si permette agli elementi nutritivi solubili di essere lisciviati, contribuendo all’erosione del suolo e riducendo la fertilità del terreno. Quando il terreno lasciato “a riposo” è stato lavorato in profondità o addirittura arato, gli effetti negativi si amplificano. Inoltre, si aggiungono quelli derivanti dall’ossigenazione eccessiva, provocata dall’esposizione del terreno all’aria, che conduce a una rapida degradazione della sostanza organica. È quindi evidente che lasciare nudo il terreno, cioè privo di vegetazione, è uno spreco di risorse.
Sono innumerevoli, ma soprattutto si protegge il suolo dall’erosione, aumenta la fertilità, viene rigenerata la struttura, si facilita l’infiltrazione dell’acqua conservando gli elementi nutritivi nei primi strati del suolo e soffocando le erbe infestanti. Inoltre, gli elementi nutritivi assorbiti dalle Cover Crop vengono restituiti al suolo per essere utilizzati dal raccolto seguente.
La scelta delle Cover Crop, con una sensibilità patogena diversa dalle principali colture in rotazione, riduce il potenziale complessivo delle malattie trasmesse dal suolo. In aggiunta, gli essudati radicali e la sostanza organica aggiuntiva fornite dalle Cover possono stimolare l’attività microbica del suolo e influenzano la composizione dello stesso.
La specie va scelta a seconda dell’azione che si vuole privilegiare e della stagione. Molte specie diverse vengono impiegate come Cover Crop e ognuna presenta vantaggi e requisiti specifici. Alcune sono resistenti al gelo e sopravvivono l’inverno, altre, invece, con semine anticipate sono sensibili alle basse temperature e muoiono.
Hanno una forte capacità di intercettare i nutrienti, con conseguente limitazione dei fenomeni di lisciviazione. Sono dotate inoltre di un apparato radicale superficiale, fascicolato, di norma molto esteso, con buona capacità anti-erosiva. Alcune graminacee (Avena strigosa-Segale) manifestano eccezionale attività allelopatica di controllo delle malerbe.
Sono caratterizzate dalla capacità di creare una simbiosi con i batteri azoto-fissatori del suolo che riescono a convertire l’azoto atmosferico in azoto organico, arricchendo il terreno di questo importante elemento. Il loro apparato radicale, fittonante, lavora bene il suolo anche in profondità. Per questo vengono spesso utilizzate nella gestione conservativa del terreno.
Possono aiutare a contenere lo sviluppo di nematodi (e altri patogeni edafici) in quanto producono delle sostanze, i glucosinolati, che vengono trasformate in altre sostanze, gli isotiocianati, che hanno un effetto biocida. Quest’ultimo effetto, su alcuni nematodi e funghi, avviene solamente in seguito a trinciatura e rapido interramento delle piante ed è strettamente legato alla varietà. Le Brassicacee hanno un insediamento rapido e, grazie ai fittoni radicali, decompattano il suolo migliorandone la struttura.
Sono piante Mellifere. Queste, seminate precocemente, fioriscono, attirando gli insetti utili e creando biodiversità. Nella maggior parte dei casi per ottenere la combinazione di più effetti, compreso quello di arricchire il suolo di sostanza organica, è utile ricorrere a miscugli più che a specie singole. Questo vale soprattutto se si è di fronte a terreni difficili e con scarsa capacità di auto-strutturarsi. Si tratta di miscugli composti infatti da graminacee leguminose, brassicacee e altre specie.
La terminazione ha lo scopo di evitare che le Cover Crop possano costituire un impedimento alla creazione delle condizioni idonee per la germinazione e la crescita delle colture da reddito in successione. La terminazione delle Cover Crop può avvenire per effetto dell’applicazione del congelamento naturale nel corso dell’inverno e dell’esecuzione di interventi meccanici.
Questo tipo di terminazione si verifica in alcuni giorni nel corso dell’inverno quando la temperatura si abbassa sotto la temperatura critica minima della Cover Crop (-3°/-6°). La scelta della Cover Crop in relazione al clima locale è quindi il primo aspetto chiave. Il secondo aspetto chiave è la scelta della data di semina. Questa determina lo stadio fenologico in cui la coltura si troverà all’arrivo del freddo: una Cover Crop seminata a fine estate si troverà già in fase riproduttiva e sarà più sensibile al freddo rispetto a una coltura seminata più tardivamente, nel mese di ottobre, e quindi ancora in fase vegetativa.
Rullatura con rullo allettatore (roller crimper): portato anteriormente o posteriormente, il rullo allentatore è dotato di lame longitudinali. Il suo passaggio determina l’allettamento della Cover Crop e la lacerazione dei tessuti in corrispondenza dei punti di contatto con le lame con conseguente grave compromissione del sistema vegetativo. La biomassa delle Cover Crop così terminate è stesa sulla superficie del terreno formando una pacciamatura.
Erpicatura con erpici a dischi: i dischi determinano la rottura dei tessuti della Cover Crop e il loro rimescolamento con il terreno, favorendo così la decomposizione.
Dato che operano a una profondità di 20-25 centimetri, quando la quantità di biomassa è elevata, possono essere necessari più passaggi o la preliminare trinciatura della Cover Crop.
Grazie alla sua sperimentazione in campo siamo in grado di proporre una vasta gamma di miscugli ed essenze singole, per rispondere alle varie esigenze di coltura.
Proponiamo dei Mix in grado di dare risposte soddisfacenti, perché scegliamo le varietà idonee e teniamo conto di consociare le piante con sviluppo vegetativo differente.
Solo così le diverse varietà potranno completarsi nell’utilizzo dello spazio, invece
che competere, e raggrupperanno tutti i vantaggi citati delle Cover Crop, situazione
non realizzabile da una singola specie.